La confusione del rapporto obbligatorio

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Il contributo nasce da una riflessione sull’istituto della confusione, peculiare modo di estinzione del rapporto obbligatorio ma suscettibile di essere studiato sia in prospettiva estintiva della situazione giuridica, che acquisitiva, oltre che in quella patrimoniale. La “confusione” è, infatti, lemma che – informando semanticamente di sé profili e situazioni di diritto connotate in termini anche profondamente diversi tra loro – presenta indubbia complessità sin dal momento ricognitivo rivelandosi, pertanto, meritevole di una rinnovata considerazione. Sotto il profilo metodologico ed ancor più in una prospettiva attenta a riannodare le fila di un’analisi di sistema, il fenomeno è indagato nella chiave di lettura della categoria concettuale del rapporto giuridico, ripensato criticamente anche alla luce dell’evoluzione interpretativa, in primis dottrinaria, che ha segnato la sua qualificazione in termini di relazione tra situazioni giuridiche soggettive. Lungi dall’essere confinata nelle maglie ristrette di una spiegazione puntinistica e per ciò solo fuorviante, l’analisi dell’istituto confusivo si colloca in una prospettiva sistemica che attinge, quindi, il cuore della nozione di rapporto giuridico e dei suoi corollari. Esaminando le molteplici sfaccettature del fenomeno e gli istituti ad esso connessi, l’indagine intende dimostrare i termini della compatibilità tra unisoggettività e rapporto giuridico. La tematica sarà affrontata anche attraverso una ricognizione delle opinioni già sostenute dai commentatori, con particolare attenzione alle problematiche sottoposte al vaglio degli organi decidenti ed alle riflessioni che hanno fondato l’iter logico motivazionale delle diverse pronunce.

 

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COD: 978-88-98752-12-6 Categoria:

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Autore: Francesca Mite – 2013

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